per approfondire i temi della crisi economica e sociale che ha investito l’Europa e le prospettive per la sua soluzione: “Oltre l’austerità”, un e-book gratuito da scaricare presso questo link: http://download.kataweb.it/micromega/austerita_1_3.pdf
A cura di Sergio Cesaratto e Massimo Pivetti
Oltre l’austerità
L’INDICE DEL VOLUME
Introduzione – S. Cesaratto e M. Pivetti
1. Le politiche economiche dell’austerità
L’austerità, gli interessi nazionali e la rimozione dello Stato – M. Pivetti
Molto rigore per nulla – G. De Vivo
2. La crisi europea come crisi di bilancia dei pagamenti e il ruolo della Germania
Il vecchio e il nuovo della crisi europea – S. Cesaratto
Le aporie del più Europa – A. Bagnai
Deutschland, Deutschland…Über Alles – M. d’Angelillo e L. Paggi
3. Austerità, BCE e il peggioramento dei conti pubblici
Sulla natura e sugli effetti del debito pubblico – R. Ciccone
La crisi dell’euro: invertire la rotta o abbandonare la nave? – G. Zezza
Le illusioni del Keynesismo antistatalista – A. Barba
La crisi economica e il ruolo della BCE – V. Maffeo
4. Austerità, salari e stato sociale
Quale spesa pubblica – A. Palumbo
Crescita e “riforma” del mercato del lavoro – A. Stirati
Politiche recessive e servizi universali: il caso della sanità – S. Gabriele
Spread: l’educazione dei greci – M. De Leo
5. Oltre l’euro dell’austerità
Un passo indietro? L’euro e la crisi del debito – S. Levrero
Una breve nota sul programma di F. Hollande e la sinistra francese – M. Lucii e F. Roà
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La retorica del governo Monti: http://www.governo.it/backoffice/allegati/68634-7826.pdf
Non è mai stata affrontata, nelle altre esperienze internazionali (dal Canada alla Finlandia al Giappone), una seria politica di review di spesa di settore senza prevedere neanche uno scellino o una corona o un euro da re-investire (Vedi anche: http://www.senato.it/documenti/repository/dossier/bilancio/Elementi_di_documentazione/ED57.pdf).
La retorica è talmente mal celata, anche dietro la “consultazione pubblica sulla spending review” che è stata considerata conclusa dopo i 135.000 messaggi di cittadini che hanno denunciato i disservizi nell’azione delle pubbliche amministrazioni.
Il resto lo si è lasciato ai tagli lineari,uguali per tutti e senza appello.
Quella del governo Monti è una posizione irrevocabile?